martedì 16 ottobre 2007

La fede come parassita del cervello


Questo è il primo episodio di una mini-serie dedicata al recente discorso di Richard Dawkins di accettazione del premio Deschner. Per il video originale cliccate qui.

La fede come parassita del cervello

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Dr Sullivan mi ha mandato una bozza del suo discorso [..]. Nella bozza egli metteva in contrasto la visione del mondo scientifica, che soggiace alla progettazione e costruzione di un moderno aereo di linea, e la visione del mondo barbara, degna dell'età del bronzo, ed infantile, degli uomini che hanno dirottato quegli aerei di linea, quelle meraviglie della scienza, e le hanno fatte schiantare su alcuni degli edifici più alti del mondo, anch'essi a loro volta meraviglie prodotte dalla tecnologia scientifica.

Potremmo essere tentati dal pensare che quei 19 uomini, gli assassini dell'11 settembre, fossero dei barbari malvagi, mossi dal male. E' questa la posizione presa da Bush. (Anche oggi non riesco a chiamarlo "presidente Bush"). [il pubblico ride ed applaude.] Un'immaginazione fertile potrebbe credere di vedere il volto del diavolo nell'infernale cortina di fumo e polvere di quel giorno terribile --- la personificazione del male. Su internet si diffuse questo rumore.

Ma spero di non offendere nessuno quando dico che quei 19 uomini non erano malvagi. Nell'ottica della loro particolare religione, erano uomini giusti. Buoni. Sferrando dei colpi per Allah, essi guadagnavano per sé stessi una strada veloce verso il paradiso. Martirizzando se stessi per Allah.

Una percentuale spaventosamente alta di giovani musulmani che vivono in Gran Bretagna è d'accordo con loro. [...] Ci sono i sondaggi ben noti. Guardando questi sondaggi sembra molto probabile che decine di milioni, forse persino centinaia di milioni di persone in questo mondo credano questo: credono che dalla loro amata fede religiosa segua logicamente che assassinare 3000 impiegati d'ufficio di New York è stata la cosa giusta da fare. La cosa buona, la cosa doverosa da fare. Essi credono che i 19 uomini, che noi consideriamo come imperdonabili bruti e barbari, in questo preciso istante se ne stiano beati presso freschi ruscelli in paradiso, e siano serviti e riveriti da ragazze dagli occhi scuri.

Questi 19 uomini, durante la loro vita, non sono stati affatto privi di istruzione ed educazione. Alcuni di loro erano divenuti ingegneri. Conoscevano la matematica, la fisica. Il metodo scientifico. Gli uomini che hanno progettato la più recente missione suicida in Gran Bretagna erano medici. La loro testa era piena di nozioni dettagliate di anatomia, fisiologia, biochimica cellulare. Conoscevano i dettagli anatomici precisi di quelle braccia e gambe che speravano di amputare dai corpi altrui, e dai propri. Avevano dei buoni cervelli, capaci di superare difficili esami di medicina.

Ma quei buoni cervelli erano stati dirottati dalla fede. Proprio come un aereo di linea è dirottato dei terroristi. [il pubblico applaude.]

Non erano stupidi. Erano persone piacevoli per chi li conosceva. Dopo i bombardamenti di luglio 2005, i giornali britannici si riempirono di articoli che riportavano lo stupore dei loro conoscenti e vicini. Questi erano uomini per bene. Amichevoli. Iscritti ai club. Amavano giocare a cricket. Non erano reietti sociali. Proprio il tipo di persone con cui è piacevole passare la serata. Ma per quanto persone per bene, un terribile parassita si era impadronito dei loro cervelli. Un virus chiamato fede religiosa.

Daniel Dennett, mio collega, [...] ha fatto un'analogia che non mi faccio scrupoli a rubare, anche perché lui l'ha rubata a me in primo luogo... [il pubblico ride.] E' l'analogia con il cosiddetto "verme del cervello", chiamato "lancet fluke", che abita nelle formiche. Quando questo verme/virus entra nel cervello di una formica, fa delle piccolissime lesioni. Come sapete, se fate una lesione nel cervello di un animale, potete modificare il suo comportamento. E questo parassita fa una lesione nel cervello della formica che altera il comportamento della formica in questo modo: la formica, invece di starsene nascosta in basso nell'erba a svolgere la sua mansione normale, comincia a salire verso la cima di una montagnetta di erba, e così ha un'alta probabilità di essere mangiata da una pecora. E questo è esattamente ciò che il verme "vuole", perché la pecora è l'ambiente finale in cui il verme ha bisogno di arrivare per completare il suo ciclo di vita.

La letteratura della biologia è piena di questi "affascinanti" esempi di parassiti che dirottano l'organismo ospitante. Manipolano l'organismo ospitante per i propri fini. Il cervello umano, sfortunatamente, è enormemente vulnerabile ad essere dirottato in questo modo. Le religioni sono bravissime nell'arte di dirottare. Sinceramente non so se la religioni siano così perché sono state progettate consapevolmente per questo scopo, da preti ingegnosi, o se abbiano evoluto questa capacità per selezione naturale. [Ricordate che anche le idee si evolvono per selezione naturale. Il primo a farlo notare fu proprio Dawkins ne "Il gene egoista". NdM.] E' una domanda interessante che lascerò per dopo. Resta il fatto che dei cervelli, che sono perfettamente capaci di vivere la vita nella tecnologia del ventunesimo secolo, cervelli che possono fare matematica, anatomia, ingegneria e fisiologia, cervelli che possono emettere un comportamento gentile e amichevole quando si trovano in un club giovanile e giocano a cricket, possono essere dirottati da un virus mentale degno dell'età del bronzo, che li spinge a commettere gli atti più orribili, resi ancora più orribili dalla tecnologia moderna.

C'è qualcosa di bizzarro e di intrinsecamente pericoloso nella fede. Significa credere qualcosa senza evidenza. E non venitemi a dire che la vostra fede si basa su evidenza. Perché se così fosse non avreste bisogno di chiamarla fede. Basterebbe "evidenza". [il pubblico applaude.]

Naturalmente, io credo in molte cose che qualcuno chiamerebbe "atti di fede", come ad esempio l'amore di mia moglie. Ma in realtà anche questo si basa su evidenza. Evidenza sottile. Indizi. Piccoli sguardi. Il tono di voce. Vedi l'evidenza ogni giorno della tua vita, e lentamente ti convinci. Insomma, questa non è fede. Se hai evidenza, non ti serve la fede.

Quando nel mondo scientifico due persone non sono d'accordo su qualcosa -- e succede spesso -- questo dipende da una diversa interpretazione dell'evidenza. E' perché non c'è ancora abbastanza evidenza. Non udite mai uno scienziato dire una cosa del genere: "Io credo in X perché faccio parte dei sostenitori del big bang, e tutti i sostenitori del big bang credono in X". Nel mio campo, la biologia, non sentite mai nessuno dire "Io credo Y perché sono un selezionista di gruppo, e noi selezionisti di gruppo crediamo Y". Lo scienziato dice "Io credo così e così, perché è questo che l'evidenza indica." "Sono un sostenitore del big bang perché l'evidenza supporta la teoria del big bang." "Sono contrario alla selezione di gruppo perché l'evidenza va contro la selezione di gruppo.". A proposito, non pensate neppure per un attimo che gli scienziati siano completamente certi di sapere tutto. Scienza non vuol dire scientismo. C'è molto disaccordo tra gli scienziati, e c'è molto che gli scienziati ammettono di non sapere. E ci sono molte cose che la scienza non potrà mai sapere.

Ma non lasciate mai che qualcuno dica che, visto che la scienza non può rispondere a qualche domanda profonda e misteriosa, "allora" la religione può. [scrosci di applausi.]

(continua)
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